Il blog di Chiara Cecutti

Formazione esperienziale e outdoor training: caratteristiche e differenze

Formazione esperienziale: le caratteristiche e il rapporto fra singolo, conoscenza ed esperienza. L’outdoor training, l’intelligenza emotiva e il meccanismo con cui, attraverso la valutazione, la formazione esperienziale crea conoscenza e azione dall’esperienza.

formazione esperienziale

LA FORMAZIONE ESPERIENZIALE: CHE COS’È?

La formazione esperienziale, come evidenziato dal nome, mette al centro del processo di apprendimento l’esperienza.
Come prima cosa, quindi, occorre intendersi sul significato della parola.

L’esperienza, dal punto di vista della formazione, è a tutti gli effetti uno scambio fra la persona e l’oggetto dell’esperienza, si tratti di una procedura, una funzione, un luogo, un lavoro, una tecnologia, un animale. Uno scambio che assume significato se la persona riesce a cogliere l’effetto che l’interazione ha avuto su di lei. Ha quindi particolare importanza non solo quello che accade, ma il riconoscimento di quanto è accaduto da parte di chi l’ha vissuto.

La formazione esperienziale si occupa delle relazioni interpersonali nei contesti organizzativi e negli ambienti di lavoro, con particolare attenzione alla gestione dei conflitti, al significato di appartenenza, allo sviluppo delle qualità e alla realizzazione di uno stato di benessere personale e organizzativo.
Non si tratta, perciò, di contenuti o capacità da apprendere, ma di un’analisi psicologica da compiere all’interno di un contesto specifico.

La differenza più importante, rispetto alla formazione classica, è l’ingresso in campo della sfera emotiva, delle sensazioni, della componente irrazionale. L’equilibrio fra ragione e passione è il mezzo migliore per ottenere risultati soddisfacenti.

In sintesi, fare formazione esperienziale significa creare esperienze significative da utilizzare come base di lavoro, mettendo al centro l’individuo e il suo rapporto con il mondo che lo circonda. Procurare un’esperienza e facilitare una riflessione che consenta il passaggio alla formazione esperienziale: è la riflessione che trasforma l’azione in formazione.

 

CARATTERISTICHE DELLA FORMAZIONE ESPERIENZIALE

Dal momento che prevede anche attività indoor, la formazione esperienziale non si identifica in toto con l’outdoor training, ma realizza situazioni complesse che abbiano aspetti di realtà. E a partire da queste situazioni, si crea il percorso di formazione necessario a sviluppare le conoscenze, le abilità e le caratteristiche volute. Si parte, quindi, dallo studio sugli obiettivi e dall’analisi della disponibilità, dell’attenzione e della partecipazione del gruppo.

Il fondamento della formazione esperienziale, condiviso con l’outdoor, è che per sviluppare un vero cambiamento, la conoscenza non è sufficiente. Occorre mettere sul piatto anche la sfera emotiva.
Attraverso l’esperienza e la sua analisi, la sfera emotiva genera consapevolezza e conoscenza che possono essere trasferite all’azione.
Questo significa lavorare sull’aspetto psicologico delle persone, calate in un determinato contesto, facendo molta attenzione a non trasformare il lavoro in psicoterapia di gruppo (l’aspetto psicologico in senso stretto non è compito del formatore, ma di psicologi competenti) o a modificare i rapporti interpersonali propri del contesto lavorativo.

Si tratta di un’azione fisica, mentale, emotiva in cui l’apprendimento avviene attraverso il canale cognitivo, emotivo e fisico.
Maggiore è il coinvolgimento dei tre canali, più cresce il grado di esperienza della attività.

Chi partecipa si trova in una situazione anche divertente e legata metaforicamente al proprio ruolo professionale, ma si muove in un ambiente nuovo, deve prendere decisioni affrontando dei rischi, cambiare punto di vista rispetto a situazioni che conosce e in cui è costretto a risolvere problemi.

Le attività che si svolgono sono reali e le conseguenze delle proprie azioni visibili immeditamente, “qui e ora”.
Stimolando l’osservazione di sè e del comportamento degli altri, è possiibile riflettere sulle conseguenze positive o negative di alcuni comportamenti, stimolando l’apprendimento attraverso il rapporto con gli altri e la riflessione.

 

OUTDOOR TRAINING E INTELLIGENZA EMOTIVA

L’outdoor training è un metodo di formazione che prevede lo svolgimento di attività all’aperto, in ambiente naturale. Non va considerata un’occasione di svago e non è una formazione esperienziale in senso stretto, ma un esempio pratico di apprendimento in azione e attraverso l’azione (Action learning).

Le attività di outdoor training rappresentano in forma di metafora una situazione lavorativa presente o futura e sono seguite da un debriefing, utile a ogni partecipante per ricavare il suo personale apprendimento, il valore aggiunto che resta alla fine del processo.

Gli obiettivi dell’outdoor training sono:

  • imparare a decidere e risolvere i problemi con le risorse e il tempo disponibili
  • imparare ad affrontare rischi calcolati e gestire lo stress
  • imparare a comunicare in gruppo e accettare le diverse opinioni e mentalità
  • rinsaldare la fiducia in sè stessi

L’outdoor training sviluppa l’intelligenza emotiva, la capacità di usare bene le nostre emozioni e, di conseguenza:

  •  l’autoconsapevolezza: la capacità di riconoscere un sentimento e capire le nostre preferenze o avversità in un processo decisionale
  • l’autocontrollo: la capacità di gestire le proprie emozioni e far sì che ci aiutino invece di ostacolarci nella decisione
  •  l’automotivazione e motivazione: la capacità di dominare e indirizzare le proprie energie al raggiungimento di uno scopo
  •  l’empatia: la capacità di intercettare le emozioni altrui e sintonizzarsi
  • le abilità sociali: la capacità di gestire le relazioni, dominando la propria emotività, leggendo le situazioni e mettendosi in grado di rapportarsi con l’altro.

 

RICONOSCERE GLI EFFETTI: IL PROCESSO DI CONOSCENZA

La formazione non si esaurisce nell’esperienza, ma continua nella riflessione e nella valutazione da fare una volta conclusa. Una riflessione necessaria per trasformare l’esperienza in apprendimento.
Il debriefing serve ad analizzare, approfondire, valutare l’esperienza. La condivisione pubblica serve al confronto e a una migliore elaborazione. Deve alimentare la conoscenza e la comprensione e non il contradditorio, l’empatia e non il conflitto.

Una delle basi della formazione esperienziale è la valutazione che i partecipanti danno delle attività svolte.
L’autovalutazione è essa parte integrata dell’apprendimento
, il momento in cui il partecipante elabora il proprio significato dell’esperienza vissuta.
Il partecipante è chiamato a dare un nome a quello che ha provato, a verbalizzare le proprie emozioni spiegando come si è sentito prima, durante e dopo l’esercizio. La conoscenza di sè e del proprio vissuto genera consapevolezza.
Si possiede davvero qualcosa soltanto se si è in grado di descriverla e darle un nome.

Il debriefing collega quindi l’attività a qualcosa di spendibile nel quotidiano, per migliorare le proprie capacità di relazione e comunicazione, gestire in maniera appropriata i conflitti e le risorse emotive, migliorare l’ascolto e l’empatia.

È importante quindi incrementare:

  • la capacità di dare e ricevere feedback
  • la capacità di creare un clima aperto che incoraggi l’espressione delle differenze
  • la capacità di relazionarsi in un network

per trovare una sintesi efficace fra capacità emotive, relazionali e pratiche.

Un aspetto su cui focalizzarsi è la gestione delle emozioni.
Collera, ansia, tristezza sono fra quelle che generano la sospensione della razionalità.
Se il nostro equilibrio psicoogico deriva da un rapporto corretto fra emozioni positive e negative, allora è necessario saper controllare le meozioni negative.

Gli esercizi di team building, ad esempio, impongono al singolo di rapportarsi con gli altri e tenere a bada le proprie emozioni negative verso i colleghi o le loro opinioni, per raggiungere tutti insieme la soluzione del più appropriata per il gruppo.
La soluzione può essere trovata solo atraverso un rapporto positivo fra tutti gli elementi del gruppo e si raggiunge in maniera efficace solo se c’è fiducia, comprensione e empatia all’interno del gruppo.

  
Per domande, curiosità, confronto, i commenti sono aperti.
Per scoprire le nostre attività di outdoor training e ricevere ulteriori informazioni, intracoaching.it è a vostra disposizione

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